Poeta, cantante, artista: e una vita di lavoro tra circhi e ristoranti. La storia Nicu Lutan, dalla Romania all’Italia Gabriele Ferraresi per Cronaca Vera n.2123, in edicola da martedì 7 maggio
Milano è una citta arida? Macché, la siccità finisce per caso, e a volte non serve neanche la bacchetta da rabdomante: è sufficiente farsi guidare dal caso e si trova tutto. Per esempio in una pizzeria di via Torino, a pochi passi da piazza del Duomo a Milano lavora un poeta. Un poeta rumeno. Un poeta che ha lavorato al circo con Ambra Orfei. Una persona sensibile che per fare qualche foto si presenta con una giacca verde petrolio e una cravatta Monna Lisa, la vedete nelle foto che corredano questo servizio. Tra una pizza e un birra media da portare al tavolo lavora lì, alla Pizzeria Belvedere, Nicu Lutan, 53 anni, nato a Băleni, vicino Bucarest. “So fare tutto anche la pizza. Lavoro qui da un anno e mezzo. Pizzaiolo lo so fare, caposala, so far da mangiare, so tenere in ordine un ristorante”. Nicu è un artista a tutto tondo: cantante, poeta, uomo di spettacolo. Inizia a esibirsi a cinque anni “Già cantavo, mi piaceva molto recitare. Poi avevamo una vicina di casa che aveva le porte aperte, mi invitava, le piaceva come cantavo: e a quei tempi mi avevano comprato anche degli apparecchi, dei microfoni, per mettermi a cantare. Il karaoke negli anni settanta in Romania!”. Era solo l’inizio: Nicu nella Romania degli anni settanta diventa il più celebre imitatatore di Margareta Paslaru, forse la più famosa cantante rumena dell’epoca. Erano gli anni della dittatura comunista, di Ceausescu, cosa ricordi di quel periodo Nicu?
“Potevi fare bene o male tutto nell’arte, ma quando iniziavi a esprimerti un po’ diversamente, sull’amore, o su altre cose che riguardavano la dittatura, loro cominciavano a censurare, a tagliare, non ti davano spazio. Io ero molto appassionato di Margareta, la imitavo perfettamente, ero l’unico a imitarla così: però a un certo punto lei ha lasciato la Romania ed è andata in New Jersey, negli Stati Uniti”. E cantare le sue canzoni e imitarla diciamo che per il regime “passò di moda” in fretta. “Quando lei è andata via, ho cambiato anch’io lavoro, e ho iniziato a lavorare nel circo. Gli anni del circo sono stati belli, si lavorava con gente internazionale, negli anni della dittatura non si poteva parlare con gli stranieri, se ti vedevano in un bar che parlavi con uno straniero ti potevano anche portare via.”. E gli anni del circo sono anche quelli della fine del regime comunista di Ceausescu: “In quegli anni ho organizzato anche concorsi di bellezza a casa mia! C’era gente che imitava Ceausescu, una roba divertentissima, se ci avessero trovato… e per la giuria invitavo artisti grandi, come Stela Popescu!”. Terminati i bui anni della dittatura Nicu viene in Italia, sempre al circo, con Nando e Anita Orfei. Due anni in giro per l’Italia e nel 1992 si ferma: a Milano. Dove riesce a poetare con tranquillità nel tempo libero. Già, perché di norma lavora al ristorante, Dal Baffo, in via Lecco. Dedica un libriccino di poesie a Mia Martini e Mihaela Ronceanu, intitolato “Parole d’Amore”. Ne stampa cinquemila copie in Romania. “Un libro dedicato a Mia Martini, ho sempre adorato il suo repertorio, le sue canzoni e lei come persona. In Romania arrivava la musica italiana, Iva Zanicchi, “Ciao cara come stai”, la Milva, che poi sono anche riuscito a incontrare!”. Già, perché una delle passioni di Nicu sono le celebrità. Ha foto con tutti, tutti: dai protagonisti delle soap opera, agli attori e attrici italiane. Da Al Bano a Claudia Cardinale, dalla madre di Naomi Campbell a Raffaella Fico. Tutti. Tutti. “La più affascinante è stata Moira Orfei. Vadò lì in piazzale Cuoco, una domenica, facevano lo spettacolo, ma era tutto completo e non si poteva entrare, ma volevo lasciarle il libro. Dico “Io sono un poeta di Bucarest, posso lasciare alla signora il mio libro”. Il custode è andato subito da lei, e poi dice “Sì ha detto signore di aspettarla al bar che come si libera viene a trovarla”. E poi è venuta davvero! – si entusiasmo Nicu ricordando – le ho chiesto se potevo fare qualche foto a lei con il mio libro, e ha accettato”. Anche lei, conquistata dal grande cuore del piccolo poeta rumeno.