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La Mirigliani a Stop: “Ridurremo i costi di Miss Italia per la Rai”

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Intervista a Patrizia Mirigliani di Alessandro Banchero, su Stop in edicola da venerdì 19 aprilePatrizia Mirigliani

È divorzio, o quasi, tra la Rai e il concorso di Miss Italia dopo un felice matrimonio durato 25 anni. Da qualche giorno, infatti, circola insistente la notizia che la Tv di Stato, a settembre, potrebbe non trasmettere più le puntate finali dello storico concorso di bellezza che, in effetti, a poche settimane dalla sua ufficializzazione, non compare ancora in palinsesto. La decisione dipenderebbe sia dai suoi alti costi di produzione, insostenibili in tempo di crisi economica, sia dal fatto che il concorso proporrebbe un’immagine di donna non più condivisa dalla Rai e che, sempre secondo i vertici della televisione di Stato, sarebbe in qualche modo lesiva della dignità della donna. Tutto quindi ora dipende dal presidente della Rai, Anna Maria Tarantola: spetta a lei decidere se le nozze con Miss Italia continueranno oppure no. Intanto, la patròn del concorso, Patrizia Mirigliani, ha commentato la situazione con noi di Stop.

Patrizia, è fondata la voce secondo cui Raiuno non ha più intenzione di trasmettere la finale del tuo concorso di bellezza?

«Queste sono solamente chiacchiere. Finora non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalla Rai a conferma di quanto è stato detto. È comunque vero che, per ora, Miss Italia non è in palinsesto, che tuttavia viene solitamente completato nel mese di maggio».

In ogni caso, la macchina di Miss Italia è già partita.

«Lo credo bene! Miss Italia non è solo la “finale televisiva”. Esiste anche una fase “regionale”, ossia l’evento sul territorio, fatto di seicento serate in cui vengono selezionate le ragazze e per le quali lavorano circa un migliaio di persone. Questa fase è già cominciata e sta andando anche molto bene, tanto che il numero delle partecipanti è cresciuto del 18 percento rispetto all’anno precedente».

Si dice che “il gioco non valga la candela”: i troppi costi del concorso non sarebbero bilanciati dagli ascolti…

«I costi ci sono ed è nostra intenzione ridurli. Ma ricordiamoci che il concorso offre un ritorno economico alla Rai grazie alla pubblicità, dà lavoro a tante famiglie e offre una seria opportunità a tante ragazze. Moltissime miss, infatti, hanno trovato lavoro nel cinema e in televisione. Vedi, per esempio, Mirian Leone ed Elisa Isoardi, che sono di casa proprio a Raiuno».

Una fonte Rai ha ipotizzato che si possa fare una puntata sola per la finale, a fronte di una raccolta pubblicitaria importante. Che cosa ne pensi?

«Preferisco non fare commenti al riguardo». stop 16

L’eventuale stop sarebbe anche determinato da ragioni “etiche”: il concorso non renderebbe giustizia all’immagine delle donne…

«Chi pensa questo forse non sa che a novembre sono stata nominata commendatore della Repubblica proprio per i miei sforzi in favore dell’universo femminile. Sull’etica del concorso sono molto tranquilla. Ci siamo molto impegnati nel sociale promuovendo, per esempio, la taglia 44, lo sport, la prevenzione dei tumori e la tutela degli animali. Inoltre, ero anche tra le quaranta donne che hanno denunciato il reato di stalking alla Camera dei deputati. Per questi miei valori ho ricevuto un premio in Campidoglio nel giorno della Festa della donna».

Questi meriti te li ha riconosciuti anche la senatrice Silvana Amati, che pochi giorni fa ha scritto alla presidente Rai, Anna Maria Tarantola, esortandola a non rinunciare alle finali di Miss Italia.

«Sono felice degli apprezzamenti della senatrice che, parole sue, ha capito il mio sforzo di dare una “nuova impostazione all’immagine delle ragazze, belle sì, ma anche molto attente e partecipi alle difficoltà della vita quotidiana e quindi pronte a mettere al servizio di questa le loro doti intellettuali e fisiche”».

La volontà di rinunciare al concorso da parte della Rai sarebbe rafforzato dal fatto che non si conosce ancora il nome del successore di Fabrizio Frizzi alla conduzione. E nemmeno la location toscana di Montecatini Terme è riconfermata…

«Circa il presentatore c’è una rosa di nomi interessanti e il prescelto verrà deciso di comune accordo con la Rai. Per quanto riguarda la località che ospita la finale, invece, Montecatini (in provincia di Pistoia, ndr) potrebbe essere riconfermata se trovasse un accordo con la Rai sulla cifra che deve sborsare».

In caso di mancato accordo ci sono alternative?

«Tre Comuni si sono già candidati. Ma in questo momento è inopportuno dire quali».

Mi sembri decisamente possibilista sul futuro televisivo del concorso…

«La Rai e Miss Italia, che c’è da 74 anni, sono una vera e propria istituzione nel nostro Paese. Per questo motivo sono andati a braccetto per 25 anni e sono convinta che continueranno a collaborare. Mi sembra davvero impossibile il contrario».

 

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