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Intervista a Elisabetta Miari: “Racconti scontati”, ovvero la bellezza del narrar breve

(continua dopo la pubblicità)

  1. blankElisabetta Miari prima di dedicarsi alla famiglia ha ottenuto successi professionali di rilievo nella pubblicità e nella produzione televisiva. Da un anno e mezzo è stata baciata in fronte dalla vocazione ( è proprio il caso di dirlo, come risulterà dall’intervista) per la letteratura , fondando uno dei più bei blog letterari della rete, “Racconti scontati”, dedicato alla narrativa breve.

L’iniziativa ha riscosso un successo notevole, in qualche misura inaspettato.

Ne parliamo direttamente con l’interessata.

RINO:
Ciao Elisabetta, innanzitutto auguri! E’ una felice coincidenza che questa intervista avvenga nel giorno del tuo compleanno.

ELISABETTA:
Grazie Rino, in effetti è un bellissimo regalo che mi fate!

RINO:
Ci vuoi parlare di come t’è venuta la meritoria idea di mettere in piedi il tuo blog “Racconti Scontati”? Immagino che tu sia un’appassionata di narrativa breve, giusto?

ELISABETTA :
L’idea di fare un blog letterario mi è venuta da un sogno nel dicembre 2016, dal quale mi sono svegliata con questo nome nella testa: Racconti Scontati. Continuavo a pensarci, giorno dopo giorno, e allora mi sono decisa a comprare il dominio e costruire il sito in Wordpress. Non avevo mai fatto niente del genere, ma alla fine ha preso forma e mi ha incoraggiata ad andare avanti, a seguire quest’ispirazione.
Il rapporto con i racconti al tempo era relativamente recente: dopo aver scritto e pubblicato in fretta e furia un romanzo nel 2012, ho voluto fare un corso di scrittura creativa con Raul Montanari, e poi un altro ancora. Questo mi ha fatto conoscere ed apprezzare appieno la bellezza e la versatilità dei racconti, le infinite possibilità di narrare storie che iniziano e finiscono in un arco temporale non impegnativo, sia per l’autore che per il lettore.
Ho voluto mettere online i racconti di tanti bravi scrittori per intrattenere tutti coloro che amano leggere e allo stesso tempo far conoscere ed apprezzare questi autori da un numero sempre maggiore di utenti.
Dopo un anno e mezzo di attività stiamo raggiungendo le 250.000 visite, con una media giornaliera che supera le 1000 visite: una cifra davvero elevata per un sito di narrativa credo.

RINO:
Eh sì, sono numeri veramente notevoli! Complimenti! Vogliamo parlare di qualche grande autore di racconti? Io ho un debole per Jorge Louis Borges e Frederic Brown (straordinario nei micro-racconti). Quali sono le tue preferenze?

ELISABETTA:
La narrativa italiana ed internazionale è piena di grandi autori che si sono cimentati in raccolte di racconti con successo. Borges è sicuramente uno dei miei preferiti, assieme a Carver, ma anche Kafka, Hemingway, Calvino, Pirandello e Stephen King. Tutti generi diversi con un comune denominatore: la capacità di esprimersi al massimo anche in forma breve.
In questo momento sto leggendo il bellissimo libro di racconti di Alberto Cristofori, “Nudità” che consiglio a tutti i lettori.

RINO:
E’ noto che i lettori non apprezzano troppo il genere del racconto, preferendo il romanzo. Pare siano neglette in particolare le antologie, sia di un unico autore che di autori vari. Io che mi sono “abbeverato” per anni alle antologie di Buzzati, o a quelle di Calvino, non approvo… Qual è il parere di una cultrice e promotrice come te della narrativa breve.

ELISABETTA:
E’ indubbio che la preferenza dei lettori cada ancora sui romanzi nel tempo libero, mi si permetta però di riportare quanto detto al Festival Writers – gli scrittori si raccontano – lo scorso gennaio a Milano, che ha visto tra gli ospiti anche la sottoscritta. Tra i temi della giornata è stato inserito “La rinascita del racconto” e si è parlato a lungo, portando anche riferimenti e cifre, di come anche a livello mondiale e in particolare europeo, si stia verificando un’inversione di tendenza per quanto riguarda i racconti. E’ nata anche una casa editrice italiana, Racconti Edizioni, che si occupa esclusivamente di raccolte.
Insomma, qualcosa si sta muovendo su questo fronte.

RINO:
Mi fa piacere, visto che inizialmente, e per un lungo periodo la forma in cui riuscivo a esprimermi era quella del racconto… Non posso esimermi dal chiederti, a questo punto, di parlare del tuo lato creativo, di scrittrice, che si affianca a quello di curatrice ed editor.

ELISABETTA:
Sembrerà strano, ma mi sento più a mio agio nel ruolo “dietro alle quinte” di curatrice e editor, con un tocco in più spero, quello di saper presentare al pubblico i racconti e gli autori con un taglio pubblicitario, per invogliare a “cliccare” e leggere la storia. Il mio curriculum lavorativo dopo tutto è di direttore di produzione e producer pubblicitario, carriera che ho abbandonato con la nascita del primo figlio.
Per quanto riguarda il mio lato creativo letterario, non credo valga nemmeno la pena di parlarne, non possiedo un vero talento e comunque sono una centometrista, il racconto, anche lungo, mi calza meglio del romanzo. Su Racconti Scontati sono pubblicati  alcuni miei racconti, ma preferisco dare la precedenza ai professionisti e ai dilettanti talentuosi.
In questo anno e mezzo di vita del sito ho avuto il piacere di conoscere molti bravi scrittori, che stimo professionalmente e umanamente.

RINO:
Cara Elisabetta, tu sei una vera perla rara! Gli scrittori abbondano, ma gli editor e i promotori letterari competenti come te scarseggiano ! Vuoi allora parlarci delle tue esperienze professionali interrotte dalla maternità? Penso sia interessante per apprezzare meglio le tue qualità.

ELISABETTA :
Sei troppo gentile Rino, nessun merito, se non una grossa passione per la narrativa in generale ed i racconti in particolare, unita ad un impegno serio quotidiano. Sono un po’ pignola e quindi amo leggere con attenzioni i racconti e, se necessario, correggere piccoli errori e refusi per rendere le storie ancora più gradevoli. Dedico una particolare attenzione anche alla ricerca delle immagini da inserire all’interno dei racconti. Normalmente i professionisti mi forniscono racconti perfetti, ma io li stampo e li leggo comunque con attenzione e, in caso di dubbio, contatto l’autore.
Mi rilassa molto leggere con l’occhio dell’editor, come mi rilassavano le ore ed ore passate al computer ad organizzare le produzioni. Le riprese sul set, al contrario, erano molto stancanti e duravano fino a notte fonda. Ho lavorato gli ultimi anni in pubblicità, ma il mio grande amore sono stati i documentari. Ho avuto la fortuna di viaggiare tanto con l’organizzazione di alcune serie home video dell’Istituto Geografico De Agostini, come “Città del Mondo”, “Bellezze del Mondo”, “Bellezze d’Italia” e “Città della Musica”.
Ho avuto anche il grande onore di girare alcune puntate di Superquark con Alberto Angela: pensate che siamo stati la prima troupe televisiva a mettere il cavalletto all’interno dell’Harem del Topkape, grazie al fatto che l’allora direttrice del famoso museo era una mia vecchia conoscenza dalle riprese di un altro documentario su Istambul.
Ho dei bellissimi ricordi di quel periodo, in cui parlavo quasi più inglese che italiano e leggevo solo in inglese tutti i classici della letteratura, come Dickens, Hardy, Thackeray e Austen.
La lingua e letteratura inglese sono un’altra mia passione da sempre.

RINO:
Cara Elisabetta, credo che i lettori di Fronte del Brog troveranno il ritratto di te che esce da questa nostra chiacchierata estremamente interessante! Per chiudere ti faccio un’ultima domanda forse banale ma imprescindibile: quali i tuoi progetti per il futuro?

ELISABETTA:
Più che di progetti, si tratta di un sogno che sto cercando di realizzare:  lasciare l’Italia per vivere ed aprire un’attività in in paese anglofono. Non fraintendetemi, amo la mia terra, ma qui aprire qualsiasi genere d’impresa è un suicidio, il governo italiano non lascia molta scelta a riguardo.
Quello che però intendo fare, dovunque io sia in futuro, è proseguire la mia attività con il blog di di racconti, che come potete vedere per scelta non ha nessun bannner pubblicitario all’interno, poichè lo faccio per passione.
Mi piacerebbe aprire nuovi canali di collaborazione reciproca con più case editrici, che in un periodo di tagli ai budget come questo, potrebbero avere in Racconti Scontati un potente alleato per la promozione dei loro autori, visto l’alto numero di visite del sito.
Grazie Rino per questa bella intervista che mi ha dato l’opportunità di parlare di alcune delle cose che amo.
Un caro saluto a tutti i lettori di Fronte del Blog.

 

Rino Casazza

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Rino Casazza

Rino Casazza è nato a Sarzana, in provincia di La Spezia, nel 1958. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Pisa, si è trasferito in Lombardia. Attualmente risiede a Bergamo e lavora al Teatro alla Scala Di Milano. Ha pubblicato un numero imprecisabile di racconti e 15 romanzi che svariano in tutti i filoni della narrativa di genere, tra cui diversi apocrifi in cui rivivono come protagonisti, in coppia, alcuni dei grandi detective della letteratura poliziesca. Il più recente è "Sherlock Holmes tra ladri e reverendi", uscito in edicola nella collana “I gialli di Crimen” e in ebook per Algama. In collaborazione con Daniele Cambiaso, ha pubblicato Nora una donna, Eclissi edizioni, 2015, La logica del burattinaio, Edizioni della Goccia, 2016, L’angelo di Caporetto, 2017, uscito in allegato al Giornale nella collana "Romanzi storici", e il libro per ragazzi Lara e il diario nascosto, Fratelli Frilli, 2018. Nel settembre 2021, è uscito "Apparizioni pericolose", edizioni Golem. In collaborazione con Fiorella Borin ha pubblicato tre racconti tra il noir e il giallo: Onore al Dio Sobek, Algama 2020, Il cuore della dark lady, 2020, e lo Smembratore dell'Adda, 2021, entrambi per Delos Digital Ne Il serial killer sbagliato, Algama, 2020 ha riproposto, con una soluzione alternativa a quella storica, il caso del "Mostro di Sarzana, mentre nel fantathriller Al tempo del Mostro, Algama 2020, ha raccontato quello del "Mostro di Firenze". A novembre 2020, è uscito, per Algama, il thriller Quelle notti sadiche.

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