Chi non ricorda i versi che Mogol, nella canzone “Io vorrei, non vorrei…”, scritta su musica di Lucio Battisti, dedica all’inarrestabilità dell’amore: “come può uno scoglio arginare il mare/anche se non voglio torno già a volare”?
Il succo del film “Equals” di Drake Doremus, fresco uscito nelle sale italiane, è tutto qui.
In un futuro non troppo lontano, i disastri provocati da una guerra totale inducono i governanti a modificare la psicologia della razza umana con un intervento mirato di ingegneria genetica: tutti vengono trasformati, fin dalla nascita, in copie dell’indimenticabile vulcaniano Mr. Spock di Star Trek, ovvero individui senza emozioni.
Ne deriva una società supertecnologica ordinatamente organizzata, in cui le relazioni personali sono funzionali alle attività necessarie per la sopravvivenza (cibarsi, dormire ecc ecc) e a quelle utili per il progresso della scienza e l’esplorazione dello spazio, in vista di un trasferimento in migliori lidi.
LE RECENSIONI DI RINO CASAZZA – The signal, di William Eubank
Uomini e donne, tutti vestiti uguali, in bianco, si muovono e interagiscono con composta pacatezza. Il sesso è esluso e e la procreazione un fatto tecnico: le donne, quando serve, sono chiamate al “servizio di gravidanza”, ottenuta con l’inseminazione artificiale.
Tutto perfetto, ma c’è un ma.
L’emotività non è completamente debellata. Essa ricompare in una minoranza di soggetti, ritenuti infetti e trattati con cure farmacologiche quando il “contagio” è in forma lieve, ma poi, se si aggrava, con l’internamento, sino ad arrivare alla soppressione.
Ovviamente, il più temuto sintomo di questa malattia ( chiamata, giocando sull’acronimo, S.O.S., ovvero Switced-On Sindrome, “Sindrome dell’accensione”) è il contatto fisico, dettato dalla passione amorosa, tra uomini e donne.
LE RECENSIONI DI RINO CASAZZA – Mia madre, di Nanni Moretti
Ce n’è abbastanza per costruirci sopra la classica storia d’amore contrastata, questa volta non per l’ inconciliabile estrazione degli innamorati, come in Romeo e Giulietta, cui il film a un certo punto strizza addirittura l’occhio, ma per la sua illegalità .
Il film ha tutto per piacere al pubblico degli adolescenti, e quello adulto che s’appassiona alle “love story”, a cui (clamorosamente?) mi ascrivo, ricordando che il più bel romanzo d’amore è di fantascienza, un connubio quindi felice: “Time bid return”, nella versione italiana Appuntamento nel tempo, scritto dal grande Richard Matheson.
LE RECENSIONI DI RINO CASAZZA – Una notte per sopravvivere, di Jaume Collet-Serra
La scenografia è ben costruita, con effetti speciali efficaci ma blandi. Non serve abbondarvi per rendere l’atmosfera di inquietante calma che regna in questo futuro “distopico” in cui baciarsi equivale ad avere la lebbra.
Rino Casazza
LA LOGICA DEL BURATTINAIO E TUTTI I LIBRI DI RINO CASAZZA:
La logica del Burattinaio, nella mente del serial killer
Bergamo sottosopra. Un’avventura di Auguste Dupin e Giuseppe Giacosa
Il Fantasma all’Opera
Tutto in venti ore
Bart