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ESCLUSIVO/ Jihadisti di al-Baghdadi in giro per Roma

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Due jihadisti di Abu Bakr al-Baghdadi circolano da alcuni giorni in missione per Roma. La notizia di per sè temibile è tenuta riservatissima dai servizi segreti e non è ancora trapelata ad alcun organo di informazione. La racconta, per Fronte del Blog, Antonio Parisi, a giorni in libreria con Il Califfato del Terrore (Guido Veneziani Editore) in cui per la prima volta viene narrata la vera storia di al-Baghdadi

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Per quello che consta a Fronte del Blog, il tutto nascerebbe dalla sparizione di alcune centinaia di Carte di Identità  in un comune della provincia di Salerno. I numeri di serie dei documenti sottratti solo dopo molti giorni sono stati introdotti nei sistemi informatici delle nostre forze di polizia.

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GLI ARRESTI- Alcuni giorni fa, quando ancora nella rete non era stato completato l’inserimento dei numeri, la polizia siriana avrebbe arrestato in territorio sotto il controllo governativo, uno jihadista in possesso di decine di carte di identità italiane. Immediatamente la polizia di Damasco avrebbe allertato i nostri servizi segreti i quali si sono giustamente preoccupati della comunicazione ricevuta dai colleghi mediorientali.

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IL  COLLEGAMENTO- Dopo laboriosi controlli, resi più complessi dal ritardato inserimento dei “seriali” delle carte d’Identità,  si è scoperto che i documenti rinvenuti dai siriani appartenevano proprio al pacco di carte sottratte nella cittadina del Salernitano.

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GLI UOMINI DELLA JIHAD- Ulteriori indagini hanno dimostrato che dalla Turchia utilizzando documenti di identità di quel blocco rubato in Italia, due uomini si sono imbarcati su un volo per Roma.  Cosa progettano di fare questi due individui? Sono reclutatori di al-Baghdadi venuti qui per incrementare le file dei miliziani dello Stato Islamico? Oppure sono giunti nel nostro Paese per iniziative più ferali?Il libro sul Califfato di Antonio Parisi, in prenotazione su Amazon:

 

LE MINACCE- E’da luglio che si susseguono in maniera incessante  le minacce del Califfo dello Stato Islamico e dei suoi collaboratori, contro Roma e segnatamente verso i cattolici ed il Papa. Il Principe dei Credenti ha promesso di scatenare sulla città eterna l’apocalisse, conquistandola, facendone violare le donne dai suoi miliziani e spezzando le croci delle Chiese. Le intimidazioni califfali non sono state prese sottogamba degli inquirenti, anche se si è voluto evitare il panico tra i cittadini. Nei mesi passati sono apparse per la prima volta scritte fondamentaliste sui muri di Roma, mentre è ormai chiaro che molti cittadini italiani di origini nordafricana si sono arruolati nelle file dello Stato Islamico. Ora si teme che questi soggetti possano rientrare nel nostro Paese ed operare una azione di propaganda, ma anche di sedizione tra i tanti immigrati islamici che da anni risiedono qui in Italia.

Antonio Parisi

 

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Antonio Parisi

Antonio Parisi, 54 anni, giornalista e scrittore è nato in provincia di Taranto. Dal 1979 sino al 1983 collabora nella segreteria dell’ultimo Re d’Italia Umberto II di Savoia. Ha diretto, subentrando a Ruggero Orlando, l’emittente nazionale “Rete Mia” e successivamente il quotidiano “Il Meridiano”. Ha firmato diversi scoop sui più importanti settimanali italiani, ritrovando, tra gli altri, i documenti inediti in cui Pio Xll difendeva gli ebrei durante la persecuzione nazista. Da anni segue il caso della morte di Edoardo Agnelli ed è stato al centro della clamorosa puntata de “La storia siamo noi” sulla vicenda. Ha ritrovato la BMW, parcheggiata da anni in un deposito di Villa Borghese, che verosimilmente era servita per rapire Emanuele Orlandi. Un suo servizio sui nascondigli della Sacra Sindone durante la seconda Guerra Mondiale per sfuggire agli appetiti di Hitler, ha fatto il giro del mondo. E’ considerato un esperto della storia delle grandi dinastie che hanno regnato e regnano tuttora in Europa e nel mondo. Ha pubblicato, tra gli altri, i volumi “ I misteri di casa Agnelli”, “E liberaci dal Male – i segreti della terza loggia vaticana” e, insieme a Alessandro De Pascale, “ Il caso Parolisi,- sesso, soldi ed Afghanistan”.

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